Archivi categoria: Novità in libreria

FUORI CAMPO – B comics • Fucilate a strisce di Maurizio Ceccato

FUORI CAMPO – Rubrica dedicata all’illustrazione e al fumetto

B comics teaserOK2+

Sabato 22 novembre alle 17,30 a BilBOlbul, il Festival Internazionale del Fumetto a Bologna, presentazione ufficiale di B comics • Fucilate a strisce, il progetto editoriale dedicato al fumetto di Maurizio Ceccato (Ifix), insieme a Alessio Trabacchini per la ricerca dei disegnatori e Lina Monaco, che ha curato la redazione.

Riproponiamo qualche stralcio dell’intervista di frizzifrizzi per scoprire di che cosa si tratta.

«B comics è un’utopia a fumetti tutta italiana, con autori italiani, carta italiana (Fedrigoni) e tipografo italiano (Futura Grafica 70).
B comics ha le storie fatte di carta con le pagine in technicolor.
B comics privilegia il rapporto diretto con i librai, guide esperte nella selva delle pubblicazioni.
B comics non gode di finanziamenti pubblici e non ne cerca per salvaguardare la propria autonomia».

«B comics è un portavoce di segni. E di storie. Se non ci sono più luoghi cartacei che sperimentano linguaggi così complessi come il fumetto allora lo creiamo noi. Così come per Watt abbiamo creato un laboratorio per narratori e illustratori, ora è il momento di farlo con il fumetto».

 «Non siamo un periodico e come sottolineai con Watt non siamo neanche un libro. Questa prima uscita sarà un apripista su un progetto dedicato alle onomatopee, il primo volume (questo) sarà il sostantivo/onomatopea: CRACK!»

B comics sarà a Più libri più liberi, a Roma, dal 4 all’8 dicembre, con lo stand IFIX.

Bcomics_inside + cover

Mila Venturini e il suo nuovo romanzo L’amore non conviene

di Emanuela D’Alessio

Mila Venturini, dopo Due di tutto e una valigia, torna in libreria con L’amore non conviene (sempre per nottetempo), una divertente riflessione sui “guasti” dell’amore e soprattutto un ritratto non banale degli adolescenti.

Venturini_amore_cover.indd«Il tema principale – come ci spiega l’autrice –  è il confronto tra generazioni o per  meglio specificare, il reciproco aiuto che adulti e ragazzi possono scambiarsi davanti alle immancabili delusioni che la vita ci va riservando. L’idea centrale che mi ha spinto a scriverlo però nasce da un quesito che mi sono spesso posta: fino a che punto è giusto e possibile proteggere i nostri ragazzi? Paradossalmente, potremmo spingerci con l’accudimento fino a sconfinare in territori che li troveranno sempre vulnerabili come, ad esempio, l’innamoramento e le sue immancabili delusioni?».

L’amore non conviene è una storia corale e, prosegue Mila Venturini, «quindi abbiamo “in campo”  un gruppo di personaggi. Si svolge in un liceo classico dove, un originale supplente, Federico Serpieri, comunica alla II C la sua intenzione (solo in quella classe) di sostituire l’insegnamento di storia e filosofia con un corso di utile autodifesa, dal titolo: Effetti pericolosi dello stato d’innamoramento sulle giovani generazioni».

[…] “Sono Federico Serpieri e sostituisco il vostro professore di storia e filosofia, avete già saltato molte lezioni ma da oggi non sarete piú soli”.
Studiò la sua sedia come a valutarne la comodità e vi prese posto, tirò fuori dalla borsa il registro e un portapenne che allineò sulla cattedra insieme a una cornice di pelle.
“La foto di mia figlia Odilia: la porto sempre con me, non credo sarà un problema”.
Il sonoro di una risatina irridente non contagiò Ernesto, intento a studiare i movimenti dell’uomo tutto preso dall’organizzazione del campo di battaglia.
Marco aprí un occhio sul nuovo insegnante e bisbigliò nell’orecchio di Michele: “Questo chi è?”
“Uno strano, dormi”.

[…] In un silenzio sospeso, Serpieri impugnò il gesso come fosse uno stiletto, compiaciuto per l’attesa creata tra gli studenti, voltò le spalle alla classe e scrisse alla lavagna: Effetti pericolosi dello stato d’innamoramento sulle giovani generazioni.
Quando si girò di nuovo verso i ventotto ragazzi ebbe modo di scorgere qua e là diversi volti impallidire.
“Si chiama cosí il mio corso per quest’anno nella classe II C”.
Poi come avesse svelato il terzo segreto di Fátima a un collegio cardinalizio, incurante delle occhiate spaventate, lasciò cadere il gesso.
“In diverse scuole si sono tenuti corsi sui pericoli dell’alcolismo e delle dipendenze in generale, ma l’innamoramento e i suoi catastrofici corollari, l’amore tra gli altri, sono stati e restano una malattia dolorosa e debilitante, nonostante il romanticismo li abbia sempre spacciati come tormenti piacevoli”.

«Il bizzarro professor Serpieri è il nostro protagonista ma dalla classe emergeranno presto le figure di sei allievi: Ernesto, Giorgio, Pietro, Giulia, Geppo e Marta che incarnano vari prototipi giovanili, ciascuno con le sue particolarità e dunque ciascuno avrà una diversa reazione davanti alla strana proposta del professore. Ernesto è una figura di coprotagonista perché il confronto umano con il professore lo porterà a evolvere la sua posizione di eterno innamorato (non ricambiato) di Giulia. Un posto speciale poi occupa Cecilia Bassani, madre di Ernesto che darà vita più in là nel racconto, proprio a una storia d’amore con il nostro pazzo professore».

Se il primo romanzo Due di tutto e una valigia, come molti romanzi d’esordio, prendeva spunto da elementi autobiografici, con L’amore non conviene l’autrice ha deciso di lasciare la rassicurante zona dell’autobiografia per avventurarsi nel territorio della completa invenzione. «Solo i lettori potranno decidere se ci sono riuscita oppure no. Certo, chi scrive ha sempre “un tema che lo ossessiona” e una “voce” che lo rappresenta. Nel mio caso, mi interessa raccontare il pianeta adolescenza, questa età d’incertezze, cambiamenti repentini e colpi di testa che trovo affascinante. Mi rendo conto che nelle mie storie (includo alcuni racconti) ci sono sempre di mezzo adolescenti e ragazzi in generale. Quanto alla mia “voce di autrice” (come nel mio primo libro) è ancora quella dell’ ironia e  dell’umorismo. Nella scrittura mi viene naturale evitare toni patetici  (anche quando affronto argomenti seri) che non sono proprio nelle mie corde. Del resto sono sempre stata certa che attraverso l’umorismo (Pirandello ce  l’ha insegnato bene) è possibile affrontare temi drammatici e anche molto complessi».

Mila Venturini

Mila Venturini

Ma che genere di romanzo ha scritto Mila Venturini alla sua seconda prova? «L’amore non conviene rientra a mio avviso nel genere commedia romantica, anche se si sviluppa in un contesto certo non realistico. È  una commedia, perché tutto il racconto è venato di umorismo e ironia espresse in divertenti situazioni nelle quali il professore mostra tutta la sua comicità. Ma l’aggettivo “romantica” è d’obbligo perché nel suo svolgersi prende vita una bella storia d’amore che non ci negherà il lieto fine, come in tutte le commedie romantiche che si rispettino».

Mila Venturini ha impiegato più di un anno (con diverse interruzioni) a scrivere la prima stesura. All’inizio «era messo a fuoco soprattutto il carattere del professor Serpieri, mentre i ragazzi rimanevano figure secondarie. La seconda e ultima stesura, avvenuta tempo dopo, si è avvalsa di più numerose lezioni del nostro professore, su argomenti come: gelosia, innamoramento, sesso, matrimonio…. Questo ha determinato un notevole arricchimento del romanzo perché, a mio avviso, le lezioni costituiscono forse le pagine più divertenti. Inoltre, in quest’ultima stesura sia Ernesto sia i ragazzi in generale, sono tratteggiati con una personalità più definita».

Mila Venturini, romana, sceneggiatrice televisiva, ha lavorato, tra l’altro a Un medico in famiglia e Un posto al sole. Per nottetempo ha pubblicato Due di tutto e una valigia nel 2010Selezione Gran Premio delle Lettrici di Elle. Per Biancoenero edizioni ha pubblicato il giallo per bambini Detective al mare. Tiene laboratori di scrittura creativa per i bambini

Qui la nostra intervista a Mila Venturini del 3 dicembre 2013.

L’amore non conviene
Mila Venturini
nottetempo, 2014
pp. 248, € 14,50

INDILIBR(A)I – Pagina 348: Fabio Stassi presenta Come un respiro interrotto

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Pagina 348
Viale Cesare Pavese, 348  (Eur-Ferratella) – Roma
tel. 06-5013604

La pagina Facebook
Twitter

 

Sabato 22 marzo (17:30) alla libreria Pagina 348, appuntamento con Fabio Stassi e il suo ultimo romanzo Come un respiro interrotto (Sellerio).

Raccontare una vita è un gesto romanzesco. Perché solo nella finzione di un romanzo si può tentare di comporre quasi senza ombre e silenzi il ritratto di un uomo o di una donna, e chiamare a raccolta i testimoni dei fatti come in un’inchiesta, mettendo insieme frammenti e ricordi, pareri e illazioni.
Questa è la sfida del romanzo di Fabio Stassi: narrare la vita intera di una donna radunando le prove, gli sguardi e le parole di chi l’ha conosciuta, di chi l’ha amata, di quelli che hanno lavorato o sognato con lei, oppure di chi l’ha vista anche per un momento, ma quel momento l’ha serbato nella memoria. Sole, Soledad, è la donna di questa storia, un’artista, una bambina silenziosa, una ragazza che fa emozionare, una signora che molto ha vissuto, e soprattutto, almeno agli occhi del mondo, una cantante. E Sole non ha mai inciso un disco, perché niente di lei poteva essere registrato.

Fabio Stassi è nato a Roma nel 1962, vive a Viterbo ed è Direttore della Biblioteca di Studi Orientali dell’Università La Sapienza di Roma. Ha esordito nel 2006 con Fumisteria. Da allora ha pubblicato con case editrici quali Sellerio e minimum fax, ha scritto racconti, collaborato con vari quotidiani e riviste, e realizzato testi per la cantante e compositrice romana Pilar. Alcuni dei suoi elaborati sono stati tradotti in tedesco; L’ultimo ballo di Charlot, divenuto un caso editoriale al Salone di Francoforte, verrà divulgato in 14 lingue. Vincitore di numerosi e importanti riconoscimenti, è stato recentemente curatore dell’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio).

Un’ intervista a Fabio Stassi (dicembre 2013)

Leggi le prime pagine

Come un respiro interrotto
Fabio Stassi
Sellerio, 2014
pp. 316, € 16,00

INDILIBR(A)I – Scripta Manent e La solitudine del riporto di Daniele Zito

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Scripta Manent
Via Pietro Fedele, 54 – Roma

Arriva a Scripta Manent La solitudine del riporto, l’esordio di Daniele Zito per Hacca edizioni.

Presentazione da Scripta Manent con l’autore e Mauro Maraschi.

Sabato 30 novembre alle 19:00

Brutto, solo e devastato da un riporto agghiacciante, Antonio Torrecamonica si ritrova a condurre, suo malgrado, una vita che gli altri hanno scelto per lui. Carceriere di se stesso, trascorre tutte le sue giornate rinchiuso in una piccola libreria di provincia, tra  clienti che lo tormentano e ricordi che lo soffocano. Unico svago, ogni tanto, far saltare in aria qualcuno dei concorrenti, meglio se grandi, meglio ancora se Feltrinelli.
Un’intensa riflessione sulla libertà, un omaggio stravagante alla Letteratura, uno scherzo infinito.

Intervista a Daniele Zito

Daniele Zito è nato a Sircausa nel 1980 e vive a Catania. Ricercatore precario all’Università di Catania, si occupa di sistemi distribuiti, cloud e sistemi complessi tempo varianti. Collabora con «l’Indice dei Libri del mese», dedicandosi prevalentemente al teatro e alla narrativa italiana. Dal 2008 mantiene un blog giornaliero segnalato, tra gli altri, da «la Repubblica » e «il Corriere del mezzogiorno». Sinora ha pubblicato per lo più articoli di carattere scientifico per riviste internazionali e racconti per riviste letterarie on line. La solitudine del riporto è il suo esordio narrativo. Questo il suo sito.

Mauro Maraschi, insieme a Rossano Astemo, ha curato l’antologia ESC – Quando tutto finisce (Hacca, 2013). Qui la nostra intervista.

Mauro Maraschi è anche uno dei protagonisti, insieme  a Filippo Nicosia, Serena Casini e Maura Romeo, di Pianissimo – Libri sulla strada che dal 1° al 22 dicembre tornerà in Sicilia con il furgoncino pieno di libri.

La solitudine del riporto – Daniele Zito
Hacca, 2013
pp. 352, € 15,00

Tornerà in libreria John Williams con Nothing by the night

Nel bell’articolo di Matteo Nucci (Venerdì di Repubblica del 1 novembre) un prezioso ritratto di John Williams, l’autore americano che solo dopo la morte, nel 1994, ha conosciuto la celebrità. Matteo_Nucci_1novembre

Fazi sta per pubblicare Nothing but the night,  uscito nel 1948, scritto dal fronte della guerra indo-birmana dove Williams era andato volontario nel 1942. Dell’autore ha già pubblicato Stoner (2012) e Butcher’s Crossing (2013). Castelvecchi invece ha pubblicato nel 2010 Augustus con il quale Williams vinse il National Book Awards.

Ecco le nostre tre recensioni di Stoner: qui, qui e qui.

Qui la recensione di Butcher’s Crossing di Emanuele Trevi

INDILIBR(A)I – Scripta Manent consiglia Il Male di Massimiliano Santarossa

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Scripta Manent
Via Pietro Fedele, 54 – Roma

Il libro che consigliamo di leggere è sicuramente Il Male di Massimiliano Santarossa (Hacca),  nelle librerie il 6 novembre.
Non è facile recensire Santarossa e, non essendo un critico, eviterò di farlo. Io lo sto leggendo proprio in questi giorni. La sera, con una lucina accesa accanto al letto.
Lo consiglio in maniera convinta, ma al tempo stesso sento di dover fare un’avvertenza: Santarossa è spietato. La vita è spietata e lui ce la restituisce senza “ammantare” niente.
Vorrei riportare un breve estratto da Il Male:
«La creatura chiara spalanca gli occhi. Le pupille si muovono frenetiche, elettriche, sento crescere il terrore, come scosse. Porte le mani alla bocca, morde le dita fino alle ossa. Ogni suo pensiero diviene mio pensiero. Non parla, né urla, né si muove. Prega. –Dio mio fai che sia veloce, dio mio fai che non mi faccia male, dio mio aiutami a resistere a ciò che mi farà. Dio, se invece mi ami, ti prego, ti scongiuro, fallo morire e cadere all’inferno –  [] Dalla pelle della schiena vedo l’uomo, i suoi occhi neri, spalancati, fissi, avverto l’odore che emana, il fiato tiepido, il sudore che lo avvolge, la lingua umida. Afferra le spalle della creatura e la tira a sé. Solleva la coperta. Prende con forza il corpo fragile. [] Infine, la bestia esplode. E di peso crolla sul corpo penetrato, violato, frantumato, della figlia»
Buona lettura a tutti.

Massimilano Santarossa è nato a Villanova (Pordenone) nel 1974, ha una moglie e un figlio. Dopo aver lavorato come falegname e operaio in una fabbrica di materie plastiche, dal 1994 è grafico e redattore. Ha pubblicato Storie dal fondo nel 2007 e Gioventù d’asfalto nel 2009 per Biblioteca dell’immagine, nel 2010 Hai mai fatto parte della nostra gioventù? e nel 2011 Cosa succede in città per Baldini Castoldi Dalai editore, nel 2012 Viaggio nella notte per HaccaI suoi libri sono stati oggetto di diverse rappresentazioni teatrali. Scrive per il «Messaggero Veneto».

Il Male – Massimiliano Santarossa
Hacca,  6 novembre 2013
(€ 14,00)