SCARABOCCHI – La rubrica dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi.
di Rossella Gaudenzi
Bello l’ultimo week end di settembre alle giornate modenesi di Passa la parola, il festival della lettura per ragazzi organizzato dalle libraie Sara Tabassi e Milena Minelli della libreria Castello di carta a Vignola (in provincia di Modena). E ho avuto due compagne di viaggio d’eccezione, Carla Ghisalberti e Susanna Mattiangeli, promotrice della lettura la prima e autrice di libri per ragazzi la seconda. (Qui la nostra intervista a Carla Ghisalberti).
La quinta edizione del festival è articolata in otto giornate di incontri, letture, laboratori e mostre in tre differenti località del modenese, Formigine, Modena e Vignola. Gli incontri modenesi erano distribuiti tra la centrale piazza Mazzini e la bellissima Biblioteca Civica Antonio Delfini. La biblioteca ospita due mostre di illustrazione aperte fino al 2 ottobre: Io disegno, ispirato all’omonimo libro di Vanvere Edizioni, con gli autoritratti di dodici bambini che da grandi sono diventati illustratori e fumettisti di spicco (tra questi Chiara Carrer e Guido Scarabottolo) e Per fare un libro basta un tavolo. Fausto Gilberti, un arista che fa i libri.
Passa la parola si concluderà a Vignola, il 3 e 4 ottobre.
Numerosissimi sono stati gli scrittori, illustratori e fumettisti incontrati a Modena, tra gli altri Beatrice Masini e Roberto Piumini, Bernard Friot, Fausto Gilberti, Paolo Bacilieri e Sonia Possentini. Anche Massimo Carlotto e Carlo Lucarelli. Paolo Nori, invece, ha letto alcuni passi del suo secondo libro per ragazzi, La bambina fulminante (Rizzoli, 2015) e ascoltarlo è stato divertente, un’esperienza festosa da non dimenticare.
Sono tornata a Roma con due libri in valigia e gli occhi colmi di meraviglie: Aspetta di Antoinette Portis, Il Castoro, 2015 (leggete la recensione di Carla Ghisalberti sul blog Lettura Candita); Cosa faremo da grandi? Prontuario di mestieri per bambini e bambine, di Irene Bienni-Lorenzo Terranera per Unicef (Settenove edizioni, 2015). «Tanti mestieri quante sono le pagine, ognuno declinato al femminile e al maschile. Per lasciare liberi i sogni da ogni pregiudizio».