Alcune foto da Torino del nuovo WATT, allo stand J42 Padiglione 2.
WATT 3,14 è il terzo volume della serie (leggete i nostri speciali WATTo e WATT 0,5). 132 pagine e un poster 30×30 (interne), copertina a due colori: nero e oro.
Approfondimento a cura di Caterina Di Paolo
Il Salone del Libro di Torino è arrivato anche quest’anno, scatenando polemiche ancor prima di iniziare. Il più grande festival di editoria in Italia, infatti, è da molti considerato una fin troppo fedele riproduzione del mercato del libro italiano: pochi, enormi colossi che attirano sciami di lettori della domenica, piccoli e medi editori invisibili e inghiottiti dalla logica dei grandi ospiti, dei grandi numeri e dei grandi eventi. Duepunti edizioni ha deciso di non partecipare alla fiera, elencando sul sito i motivi della sua assenza:
Vogliamo concentrarci sulle cose importanti di cui al Salone non ci sarà modo di parlare, se non marginalmente, nei corridoi e in incontri sporadici schiacciati negli interstizi del programma: di un mercato editoriale dominato dalle concentrazioni, strutturalmente basato sulla precarizzazione del lavoro, che fa da specchio a un paese incapace ormai da troppi anni di investire in formazione, ricerca e cultura.
Satisfiction raddoppia il carico: Gian Paolo Serino ha aperto su facebook il gruppo Il Salone Immobile del Libro di Torino, introdotto da una nota dal titolo eloquente: Aboliamo il Salone del Libro di Torino. Il Salone del Libro di Torino fa male, nuoce gravemente alla salute dei lettori. Continua a leggere
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