Esce oggi in libreria Cuore cavo, secondo romanzo della giovane scrittrice catanese Viola Di Grado, esordiente nel 2011 con Settanta acrilico, trenta lana, che ebbe buon successo di critica e pubblico (qua la nostra recensione). Pubblicato da e/o come il primo libro, Cuore cavo è il racconto di un suicidio e di ciò che ne segue, la vita dopo la morte o la morte dopo la vita, che dir si voglia.
Secondo le parole dell’editore: «un romanzo che fa paura: la disgregazione dei corpi, la sopravvivenza dell’“anima”, la tristezza e il rimpianto per la vita che non riesce a ricomporsi ma continua a incedere e spiare, vagando in un mondo deserto ma affollato, dove i vivi non possono più vederti e sentirti ma i morti restano all’erta, impauriti, in ascolto. Un romanzo sulla morte e sulla “vita-dopo-la-morte” innovativo e conturbante, la conferma evidente di uno dei maggiori talenti della narrativa di questi anni.»