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INDILIBR(A)I – Pagina 348 consiglia Versilia Rock City di Fabio Genovesi

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

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versilia_mondadoriPagina 348 consiglia Versilia Rock City di Fabio Genovesi (Mondadori).

Mondadori ha ripubblicato, nel 2012, il primo romanzo del talentuoso Fabio Genovesi, uscito nel 2008 per Transeuropa.

Nessuna banalità, tinte forti il giusto e nessuno slancio fuori posto nelle storie dei personaggi di questo romanzo, fotografati e raccontati tra gli anni ’80 e i primi anni del nuovo secolo, due importantimomenti delle loro (e delle nostre) vite. Lo sfondo è ancora una volta Forte dei Marmi, quella di un tempo, con i milanesi, e quella di oggi, con i russi.

«Prima dell’esordio ho inviato manoscritti alle case editrici per 15 anni senza mai ottenere risposta, intanto per mantenermi facevo un po’ di tutto, il cameriere, il giardiniere, l’insegnante di italiano in America. Poi finalmente ho pubblicato il mio primo romanzo, Versilia Rock City, con la Transeuropa, una piccola casa editrice di ricerca. E poi succede che Giulia Ichino, la capo editor della narrativa italiana Mondadori, ne compra una copia in libreria e le piace. Lei è una a cui arrivano tonnellate di manoscritti, e io alla Mondadori non avevo mai inviato nulla. Quindi mi telefona e mi chiede se ho altro da proporle, e in quel periodo stavo giusto terminando Esche vive, che infatti l’anno seguente è uscito con loro. Inoltre hanno ricomprato i diritti di Versilia, che ho ampliato, aggiungendo capitoli e migliorando alcune parti, per la nuova edizione. Quando lo racconto qualche collega scrittore mi guarda sicuro che stia dicendo una cosa inventata, invece è andata proprio così».

Fabio Genovesi

Fabio Genovesi

«Di Carver mi piace molto anche lo stile forte ma asciutto, senza fronzoli, e cerco di applicare alla mia scrittura il suo insegnamento: se per raccontare una cosa servono tre pagine, cerca di farlo in due, e sarà ancora meglio».

Fabio Genovesi (1974) è nato e vive a Forte dei Marmi. Ha scritto il saggio cult Morte dei Marmi (Laterza 2012) e i romanzi Versilia Rock City (Transeuropa 2008, nuova edizione Mondadori 2012), Esche vive (Mondadori 2011), tradotto in nove Paesi tra cui Stati Uniti e Israele, e Tutti primi sul traguardo del mio cuore (Mondadori 2013), sbilenco diario on the road della sua avventura al Giro d’Italia. Collabora con il «Corriere della Sera» e «Glamour». Ha scritto reportage per «Rolling Stone» e altre riviste musicali, e tradotto autori di culto come Hunter S. Thompson. Sul mestiere del traduttore leggete qui che cosa ne pensa.

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Leggi l’intervista di Davide Musso a Fabio Genovesi Leggi la recensione su «Il Giornale»

Versilia Rock City
Fabio Genovesi
Mondadori, 2012
pp. 211, € 17,00

FUORI STRADA: Jakuta Alikavazovic – Fuga in blu

fuga in bluFUORI STRADA – Rubrica di approfondimento della piccola e media editoria “extra-capitolina”.

Transeuropa –Massa

Recensione di Eleonora Rossi

Ferma e in piedi davanti alla scalinata monumentale di un ex cinema di Parigi ricco di egizianerie, una ragazza dai capelli (da poco) tinti di un biondo-bianco pare avere un’aria disorientata.
È una «Cleopatra in negativo» sovrastata dalla sfinge che fa da guardia silenziosa all’entrata. Lunare, con un’aria assente e astratta è la donna delle somiglianze selvagge e incarna perfettamente l’archetipo della bionda vaga e misteriosa di Hitchcock: ricorda Kim Novak, Grace Kelly o Tippi Hedren «quando il panico cominciava ad assalirle, un po’ scarmigliate, un po’ affannate».
La ragazza si chiama Esme, un nome che «era il risultato di un incrocio mal riuscito tra il suo nome di nascita (Esma) e la sua versione francesizzata (Esmé) o romanzesca (con amore o e squallore)». È «un nome da figura di stile» che fa venire in mente la parola chiasmo («dal greco khiazein, disporre a forma di x: figura di simmetria in cui a due elementi linguistici di qualunque natura x e y succede la loro inversione: da cui xyyx»). Esme ha ventidue o ventitré anni e inizia la ricerca della sorella Ariana – scomparsa misteriosamente – in quel medesimo luogo che fa da sfondo a una sua foto: «Una foto la ritrae nell’atto di baciare sul tartufo una delle sfingi di pietra, sulla scalinata del Londra-Luxor. Indossa un vestito che, sulla foto, sembra nero ma deve essere blu. È da qualche tempo che nessuno l’ha più vista. Non è detto però che si debba farne un dramma». Continua a leggere

FUORI STRADA: Bernard Quiriny – Le assetate

Bernard Quiriny Le assetateFUORI STRADA – Rubrica di approfondimento della piccola e media editoria “extra-capitolina”.

 Transeuropa –Massa

Recensione di Chiara Rea

Belgio, anni ’70, un gruppo nutrito di femministe agguerrite si decide a fare una rivoluzione e a conquistare il potere per le donne. La rivoluzione va a buon fine e i Paesi Bassi si isolano dal resto d’Europa andando a costituire il primo stato femminista al mondo, completamente autarchico e chiuso, come si confà agli stati totalitari. A capo dello stato sta la Pastora, grande guida politica e spirituale. Intorno a lei le Quattro Grandi, consigliere della despota. Sotto di lei lo sterminato esercito delle Brigadiere, che seminano il terrore e mantengono l’ordine nello Stato. Gli uomini vengono costretti a fare ammenda del loro fondamentale peccato: essere uomini. Prostrati e ridotti in schiavitù, vengono indotti alla evirazione e all’annullamento di sé. Continua a leggere

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FUORI STRADA: Intervista a Giulio Milani, editore e editor di Transeuropa

transeuropaFUORI STRADA – Rubrica di approfondimento della piccola e media editoria “extra-capitolina”.

Transeuropa – Massa

La “nuova” Transeuropa raccoglie l’eredità di una casa editrice che ha avuto un ruolo molto importante nella storia dell’editoria italiana. Ci può raccontare come è arrivato alla guida di questa impresa e in che modo la casa editrice si riallaccia al lavoro precedente?
Sono partito col sistema più democratico e trasparente che c’è: ho mandato per posta di superficie un racconto alla casa editrice Transeuropa agli inizi degli anni Novanta, poco più che ventenne. Giulio Mozzi prima e Silvia Ballestra poi mi telefonarono per dirmi che ero stato selezionato per un nuovo progetto antologico di narratori esordienti sotto i 25 anni, che riprendeva il format delle antologie “Under 25”di Pier Vittorio Tondelli, che nel frattempo era morto (1991). Passò del tempo, e nel ‘96 uscì questa raccolta dal titolo Coda. Dentro c’erano anche altri esordienti che poi hanno fatto un loro percorso interessante come Marco Mancassola, Davide Bregola, Nicola Montenz.
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Transeuropa

FUORI STRADA: approfondimento Transeuropa

TranseuropaFUORI STRADA – Rubrica di approfondimento della piccola e media editoria “extra-capitolina” –

Transeuropa – Massa

Proseguiamo gli approfondimenti di FUORI STRADA con la casa editrice toscana Transeuropa, che dal 2005 ha sede a Massa ed è stata (ri)fondata da Giulio Milani e Marco Rovelli. Dopo gli anni anconetani (1987-2000), la società Pier Vittorio e Associati Srl ha acquistato la sigla editoriale Transeuropa nel 2003 e ha arricchito il proprio catalogo passando dalle 3 pubblicazioni del 2004 ai 40 titoli proposti nel 2011.

«La nuova casa editrice Transeuropa nasce come una “felice anomalia” all’interno del panorama editoriale italiano. Costituita come coordinamento di autori/editori, nel segno di Pier Vittorio Tondelli, la nostra recente programmazione ha confermato che è possibile consolidare il proprio pubblico anche in quei settori – la poesia, gli esordienti, la narrativa breve e il teatro – tradizionalmente considerati “deboli” dal punto di vista del mercato librario». Continua a leggere

8×8 seconda serata: tre domande a Giulio Milani (Transeuropa)

TranseuropaAbbiamo fatto tre domande a Giulio Milani, editore e editor di Transeuropa (casa editrice madrina della seconda serata di 8×8), su concorsi letterari e esordienti.

Un commento sull’iniziativa 8×8?
Mi sembra un’ottima iniziativa nella misura in cui consente di fare ricerca letteraria e di valorizzare la forma della narrazione breve in un paese che sembra prediligere il solo romanzesco. Tra l’altro la formula di 8×8 offre agli autori la possibilità di confrontarsi con addetti ai lavori in un’epoca in cui si va verso la community di lettori forse più “democratica” ma anche meno competente.

Nella vostra politica editoriale quanto spazio è riservato agli esordienti?
Negli ultimi anni Transeuropa è stata una vera e propria fucina di esordienti, sia in prosa che in poesia, e anche sul fronte delle traduzioni. Riteniamo che gli esordienti siano la forza di rinnovamento di una casa editrice e come tali ne rappresentino il fulcro.

Quali sono i canali e le modalità migliori per trovare e scegliere gli esordienti?

Oggi come oggi i canali sono molti. Dall’autocandidatura alla segnalazione di un agente letterario o di altri autori fino alla comunità di rete. Per una casa editrice come la nostra il modo migliore per scovare nuovi talenti resta senz’altro il fiuto.