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INDILIBR(A)I – Pagina 348: appuntamento con Marco Malvaldi

INDILIBR(A)I Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

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Oggi 31 ottobre alle 18:30

Marco Malvaldi presenterà il suo ultimo romanzo Argento vivo (Sellerio).

Il libraio Marco Guerra ha già ospitato nella sua libreria, nel 2009,  l’ancora sconosciuto Marco Malvaldi.
«Siamo nell’estate del 2009 e l’autore che parla con una quindicina di clienti e amici della libreria di via Pavese è all’epoca un perfetto sconosciuto. Ora che Marco Malvaldi non piace più soltanto a noi, ora che vende centocinquantamila copie e si piazza ai primi posti della classifica, ora che Sky trasmette i film tratti dai suoi libri, ora che viene tradotto in una mezza dozzina di lingue, ora che è ospite dei grandi festival in giro per l’Italia, ora che i libri li presenta anche nelle catene e nei centri commerciali a noi fa piacere tirare fuori dall’album dei ricordi questa vecchia foto, perchè è la prova che le librerie servono. Servono alle quindici persone di quella sera, che ora possono dire “io c’ero”. Servono agli autori che, se sono autori bravi, dalle librerie vengono aiutati a emergere. Servono alla città, perchè le librerie la arricchiscono invece di impoverirla come fanno le sale con le slot machine. E servono a tutti, perchè le librerie sono posti di lavoro, cultura a portata di mano e tasse pagate in Italia, e non sfruttati che preparano pacchetti 24 ore al giorno, alienazione digitale e tasse evase in Lussemburgo».

Argento vivo «è una storia incasinata, nata da un’idea di mia moglie che poi ho cercato io di tradurre in quest’opera. Mi ritengo ancora abbastanza giovane per mettermi a scrivere cose serie. I miei romanzi però sono solo dei giochi: la letteratura seria è altra cosa»

Lucente, malleabile, prezioso, brillante: è proprio come l’argento il nuovo romanzo di Malvaldi, sorprendente per invenzione, arguzia, ironia. La vicenda ruota attorno a un doppio furto, quello di una Peugeot 206 color argento e quella di un computer portatile del medesimo colore. E di una doppia coppia – Paola e Giacomo e Letizia e Leonardo – le cui vicende si aggrovigliano e si sciolgono a corrente alternata.
Al consueto umorismo fondato sull’equivoco della situazione e sull’effetto sorprendente di un dialogo surreale e ovvio insieme, Malvaldi innesta in questa commedia poliziesca un altro tipo di indagine: una investigazione ambientata in quella zona misteriosa in cui avviene l’incontro tra il caso, la libertà di agire, e il corso necessario delle cose.

Marco Malvaldi è nato a Pisa nel 1974,  di professione chimico, ha pubblicato con Sellerio i romanzi della serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012), salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi e Milioni di milioni (2012).

Argento vivo – Marco Malvaldi
Sellerio, 2013
pp. 288, € 14,00

INDILIBR(A)I – Marcovaldo consiglia I sicari di Trastevere di Roberto Mazzucco

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Il libro consigliato per ottobre è I sicari di Trastevere di Roberto Mazzucco (Sellerio).

Scritto sul finire degli anni ’80 e ripubblicato oggi dalla Sellerio, I sicari di Trastevere è l’unico romanzo scritto da Roberto Mazzucco (1927-1989), commediografo, sceneggiatore e padre di Melania. La storia è quella dell’omicidio di Raffaele Sonzogno, direttore del quotidiano La capitale e fra gli eredi della famiglia di editori, avvenuto nel 1875.
Le tinte giallo-noir servono a Mazzucco per dipingere un affresco storico di grande portata, e per raccontare (come già fatto nel celebre sceneggiato televisivo Lo scandalo della banca romana) corruzione e giochi di potere nell’Italia post-unitaria. Alcuni temi, come le collusioni fra giornalismo e potere politico e la scarsa ortodossia delle forze dell’ordine sembrerebbero catturate da Ellroy e precorritrici del “neo-noir” all’italiana. Ciò che però colpisce, e di certo non positivamente, è che tante storture narrate in questo romanzo, dalla speculazione edilizia all’influenza del Vaticano alla mancanza di alternative politiche limpide e credibili potrebbero narrare il 1875 come il 1975 (e, chissà, il 2075): come un’opera teatrale immortale, sul palcoscenico della grande storia italiana cambiano gli attori, ma copione e personaggi sembrano sempre gli stessi. Narrati con sapienza storica, prosa elegante e brillante uso del dialetto da Mazzucco.
Per chi ama i gialli, per chi ama i noir e per chi ama la storia, da non perdere.

I sicari di Trastevere di Roberto Mazzucco
Sellerio, 2013
pp. 228, 13,00 €