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INDILIBR(A)I – Notte Prima Dello Strega alla libreria Scripta Manent

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Scripta Manent
Via Pietro Fedele, 54 – Roma
tel. 06 97 99 33 19

Appuntamento da non perdere, mercoledì 15 aprile (a partire dalle 18:30) alla libreria Scripta Manent, per conoscere dal vivo i candidati al Premio Strega 2015.

Dal 16 aprile in poi, data in cui viene proclamata la “dozzina” che proseguirà la corsa al Premio Strega 2015, molte case editrici piccole e indipendenti “esauriscono” il sogno del premio più ambito della letteratura italiana.

Con un occhio di riguardo a questa fase preliminare, Lina Monaco e Maurizio Ceccato hanno deciso di dare voce ai protagonisti, anche a coloro che dopo il 16 aprile usciranno di scena, organizzando una maratona di letture delle opere candidate a entrare nella dozzina del Premio, ormai giunto alla LXIX edizione.

Hanno aderito all’iniziativa i seguenti autori:

Pietro Paolo Parrella, La Repubblica di Santa Sofia, Tullio Pironti Editore

Nicola Lagioia, La Ferocia, Einaudi

Francesco Caringella, Non sono un assassino, Newton Compton

Loredana Micati, Don Riccardo, Mursia

Elena Ferrante (interverranno Cecilia Tosi e Angelo Molica Franco), Storia della bambina perduta, e/o

Iacopo Barison (interverranno Claudia Papaleo e Marco Ruffo Bernardini), Stalin + Bianca, Tunuè edizioni

Laura Toffanello e Mario Pistacchio, L’estate del cane bambino, 66thand2nd

Giorgio Dell’Arti, I nuovi venuti, edizioni Clichy

Alberto Cavanna (interverrà Riccardo Trani), Il dolore del mare, Nutrimenti

Adriano Lo Monaco, La meteora di Luglio, La biblioteca dei Leoni

Federico Guerri, 24:00:00 , Il Foglio

Strega loc


INDILIBR(A)I – SCANNER seconda edizione, il festival delle autoproduzioni da Scripta Manent

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Scripta Manent
Via Pietro Fedele, 54 – Roma

Scanner 2015Dopo il successo della prima edizione (15-17 novembre 2013) torna SCANNER, il festival delle autoproduzioni italiane organizzato da Scripta Manent, la libreria romana a righe bianche e rosse di Lina Monaco e Maurizio Ceccato.

Dal 5 all’8 febbraio 2015 gli autoproduttori si ritroveranno a raccontare i propri progetti e a esporre le proprie utopie su carta.

Quattro giorni in cui lo spazio della libreria verrà messo a disposizione gratuitamente dalle ore 17 alle 24 no-stop per ascoltare la voce dei disegnatori e degli autoproduttori. Ognuno racconterà la propria storia, come sono nati i progetti cartacei, quali sono le motivazioni che spingono a stampare su carta, a usare caratteri mobili, fotocopiatrici e distribuzioni laterali. Ci saranno anche dimostrazioni Live: come si progetta una fanzine, come si rilega e assembla, come si scelgono gli illustratori. Nella libreria saranno esposti magazine, fumetti, stampe e i lavori artigianali di tutti i partecipanti al festival.

 «Alla prima edizione hanno aderito 60 autoproduttori e hanno partecipato circa 40. Quest’anno le adesioni sono triplicate, stiamo ancora sistemando il calendario e già siamo arrivati a circa 50 partecipanti – spiegano Maurizio Ceccato e Lina Monaco – Siamo diventati il punto di riferimento delle autoproduzioni nel centro Italia».

Chi sono i protagonisti? I nuovi fanzinari-autoproduttori, coraggiosamente indifferenti alle crisi editoriali, che provano a dare una diversa fisionomia alla comunicazione su carta, accentuandone le caratteristiche del mezzo in controcorrente o in simultanea simbiosi con il web.

 «L’idea di SCANNER – prosegue Ceccato – non è quella di fare una fiera per vendere, ma di organizzare un festival per dare l’opportunità agli autoproduttori italiani di presentarsi e raccontare il proprio progetto. È  tutto gratuito, non facciamo pagare l’ingresso, non facciamo pagare lo spazio da fruire. Mettiamo a disposizione le parole, chi viene da noi si racconta, oltre a mostrare il proprio lavoro. È questa la differenza con tutti gli altri eventi di questo tipo, ad esempio Ratatà a Macerata o Crack a Forte Prenestino, a Roma».

Tra i molti partecipanti ci sono: MAICOL & MIRCO • EFFE • DROME • CANICOLA • MARINA BIAGINI • NIGHT ITALIA • B COMICS • LASZLO BIRO • WATT • CANEMARCIO • PASTICHE • MONKEYPHOTO • FUGAZINE • THIS IS NOT A LOVE SONG • CHICKEN BROCCOLI  • NU®ANT • DELEBILE • NIGHT ITALIA • THIS IS NOT A LOVE SONG.

Questo il programma in progress:

giovedì 5
ore 19 FLANERì/Effe
ore 21 B comics
ore 22 WATT

venerdì 6
ore 18 NODES
ore 18,30 Lorenzo Coltellacci / Roberta Gentili
ore 19 LA TRAMA

sabato 7
ore 17 Riccardo Fabiani
ore 18 Studio Pilar
ore 19 PASTICHE
ore 20 Anatomia dei sentimenti

domenica 8
ore 18 ISOLA Mariagiorgia Ulbar e Fabio Donalisio
ore 18,30 Fugàzine + Monkeyphoto
ore 19 BETTERPRESS
ore 19,30 Chicken Broccoli

Cosa si legge a Natale? Rispondono i protagonisti di Cosa si fa con un libro?

SONY DSCCosa si legge a Natale?

Quest’anno lo abbiamo chiesto ai protagonisti di Cosa si fa con un libro?, il ciclo di incontri dedicati al libro organizzato da Via dei Serpenti con la collaborazione di Altrevie.

Protagonista del primo incontro, il 7 novembre, è stato il libraio di Pagina 348  Marco Guerra che consiglia Philipp Meyer, Il figlio, (Einaudi, 2014).

«Il più bel romanzo letto nel 2014 . Le tre storie che si intrecciano  corrispondono a tre generazioni della famiglia McCullough e a tre epoche della storia del Texas. Nella prima, a metà Ottocento, la formazione di Eli, un ragazzino preso prigioniero dai Comanche, cede il passo, una volta tornato tra i bianchi, alla sua ascesa senza scrupoli nel clima della Guerra civile. Raramente ho letto pagine così belle sugli indiani d’America. Nella seconda, a inizio Novecento, Peter, il figlio, assiste alla strage di una potente famiglia messicana prima di rifiutare la moglie bianca trovata per lui e innamorarsi di Maria, l’unica scampata alla strage. La terza è più vicina a noi, a metà del Novecento il Texas è ormai un grande produttore di petrolio e Jeanne, la pronipote, deve gestire la fine dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame a vantaggio dei pozzi, in un clima da fine di un’epoca».

Copertina di Maurizio Ceccato (Ifix)

Copertina di Maurizio Ceccato (Ifix)

Il terzo appuntamento, il 15 gennaio 2015, sarà con Maurizio Ceccato di Ifix che consiglia (insieme a Lina Monaco di Scripta ManentGiovanni Gregoletto. Vite Ambulante. Nuove cattedre di enologia e viticultura. SUV, 2014. Prefazione di Stefano Salis. 16×23 cm; pagg. 512; euro 28,50; tutto a colori.

«Produttore vinicolo e creatore dello Spazio dell’Uva e del Vino, un moderno gabinetto delle meraviglie (Wunderkammer) con sede a Follina (TV), Gregoletto con la sua curiosità contagiosa ci porta per mano attraverso un vortice di aneddoti e ricordi, dalla A di ampelografia (la descrizione sistematica di vini e vitigni) alla Z del poeta solighese Andrea Zanzotto. Dalle vigne e dall’uva lo sguardo si allarga sullo stupore per quanto di concreto c’è nella quotidianità di tutti: il cibo, il lavoro, le amicizie e appunto il vino. Gli stessi temi del racconto di Ottavio Missoni (contenuti nel corposo volume) su una giornata trascorsa in un’osteria di Trieste “Venezia Giulia”. Conosciuto a Venezia dopo essersi fatto passare – al citofono – per il nipote di Zanzotto, Gregoletto confessa un sentimento di positiva invidia che il tempo ha trasformato in amicizia. Il racconto di Missoni, nel quale il vino riunisce attorno a un tavolo le vite e le storie di tanti amici in “dodici boti”! E si prosegue a scoprire come il cannone antigrandine che spazzava via la grandine, oggi ‘spara’ la musica per la vendemmia (realizzato dallo stesso Gregoletto), dai ricordi del genetista Luigi Luca Cavalli Sforza (e del padre Pio Cavalli, autore del primo libro italiano sulla pubblicità) al tappo Corona, per passare poi dallo studio delle nuvole a Carpenè Malvolti, dalla fillossera, pidocchio che estinse la vite europea, all’Oropilla e al Lambrusco, ai racconti di Attilio Scienza e Valentino Zeichen, le Réclame e i film, i pirati e gli anarchici, fino a Marx e alla quantità di vino contenuto nella Bibbia».

Il 6 febbraio 2015 sarà la volta di Davide Orecchio, autore di Città distrutte (Gaffi) e Stati di grazia (Il Saggiatore). Il suo consiglio è J.Rodolfo Wilcock, La Sinagoga degli iconoclasti (Adelphi, 2014).

«Per la sua diversità. La diversità di uno scrittore di lingua spagnola che sceglie di esprimersi in italiano. La diversità di un’opera di alta letteratura dove il patologico e infernale della condizione umana si traduce nel risultato comico inevitabile, definitivo».

A chiudere il ciclo di incontri, il 7 maggio 2015, sarà Paolo Di Paolo che consiglia Zerocalcare, Dimentica il mio nome (Baopublishing, 2014). «Zerocalcare ha superato sé stesso distanziandosi da quanto realizzato fino a oggi. Mi ha piacevolmente sorpreso: si tratta di un libro maturo, con il quale l’autore fa i conti con l’identità e con sé stesso, cosa che nessuno della nostra generazione è iruscito a fare. In questo 2014 ho amato anche Tempo di imparare di Valeria Parrella (Einaudi)».

ISOLA. Intervista a Mariagiorgia Ulbar e Andrea Bruno

di Emanuela D’Alessio

Mariagiorgia Ulbar

Nei giorni scorsi avevamo parlato della nuova collana ISOLA, una serie di piccoli libri di poesie e disegni, presentata da Scripta Manent.  È un progetto di Mariagiorgia Ulbar con la collaborazione di Andrea Bruno. Abbiamo chiesto loro di raccontarlo meglio.

Il sito è www.lacollanaisola.tumblr.com.

Perché il nome ISOLA?
La collana ISOLA ha questo nome perché i libriccini di cui è composta sono piccole isole di poesia e disegni, e l’isola rappresenta un luogo di lettura e sguardo in mezzo al tutto e al nulla, in mezzo anche alla letteratura stessa, un luogo di sosta, di esplorazione e di esperimento, sia per gli autori che per i lettori. L’isola qui è intesa come luogo piccolo e circoscritto, dove ci si ferma per un tempo breve, ma dove è facile trovare grande mistero e grande avventura.

Quando è nato il progetto e perché?
Il progetto è nato nella primavera del 2013 per sviluppare una prima collaborazione con Andrea Bruno, che aveva illustrato un mio poemetto intitolato Osnabrück,e per cui era stato stampato un primo libriccino. Da quel momento abbiamo deciso di continuare a fare esperimenti con altri autori e illustratori e dal settembre 2013 a oggi abbiamo realizzato nove titoli (con altri due previsti per giugno e tre per l’autunno). Il progetto editoriale è, in un certo senso, un progetto di ricerca, nato con l’intenzione di far muovere la poesia e il disegno per vie diverse da quelle risapute della “grande” editoria e con la volontà di far conoscere maggiormente autori più o meno giovani, creando un libro piccolo, venduto a un prezzo basso, che spinga alla curiosità su nomi e opere di autori a cui interessarsi e continuare in seguito a seguire e approfondire.

Osnabrück - Illustrazione di Andrea Bruno

Quali sono le caratteristiche di ISOLA?
Il progetto consiste in una sperimentazione editoriale che permetta alla poesia di muoversi in una veste più agile (i libriccini sono composti di sole sedici pagine, compresi i disegni) e di avvicinare i due linguaggi. Di volta in volta si pensa a un poeta (scelto da me nel panorama poetico italiano e straniero di valore che vive ai margini della “grande” editoria) e a un disegnatore (consigliato da Andrea o da amici che lavorano nell’ambito del fumetto e dell’illustrazione, scelto talvolta per affinità, talvolta per contrasto), poi si ricevono i testi, si fa una scelta insieme all’autore, si crea una serie coesa, si sceglie un titolo e si invia il materiale al disegnatore, che è libero di interpretare e lavorare come preferisce. L’esperimento interessante sta proprio nel fatto che non si chiede di illustrare i testi, ma di recepirli e interpretarli. In questa maniera, i due linguaggi si compenetrano e, presenti insieme sulla pagina, finiscono per accrescere l’intensità l’uno dell’altro.

Andrea Bruno

Andrea Bruno ha curato la grafica. Quali sono gli aspetti salienti?
La grafica è minimale e poco invadente, pensata per dare risalto ai disegni e ai testi, con l’eccezione della scritta “isola” che sembra disegnata e diventa quasi un logo.

Mariagiorgia Ulbar è nata a Teramo e vive a Bologna. Ha pubblicato I fiori dolci e le foglie velenose (Mef, Firenze 2012), Su pietre tagliate e smosse nel Quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, Milano 2012), la plaquette Osnabrück (2012) e Transcontinentale (Isola, Bologna 2013). Lavora con Gaetano Bellone al progetto di poesia e fotografia Light-Poetry sul blog http://lightpo.tumblr.com/

Andrea Bruno è nato a Catania e vive a Bologna. Scrive e disegna storie a fumetti. Ha pubblicato l’albo Black Indian Ink (Centro Fumetto Andrea Pazienza, 1999; Amok, 2000), la raccolta di disegni Disapperarer (Coconino Press, 2001) i volumi Brodo di niente (Canicola, 2007; Rackham 2008), Sabato tregua (Canicola, 2009) e Cinema Zenit (Canicola 2014). Nel 2005 è stato tra i fondatori del gruppo Canicola, con il quale ha dato vita all’omonima rivista.

INDILIBR(A)I – Da Scripta Manent poesie e disegni con ISOLA

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Scripta Manent
Via Pietro Fedele, 54 – Roma

 

Andrea Bruno

Un evento insolito quello organizzato da Scripta Manent il 21 maggio con la presentazione di ISOLA, una collana di piccoli libri dove ci sono poesie e disegni. Alessio Trabacchini (editor per Castelvecchi) ha introdotto la serata.
Di connubi tra parole e illustrazioni ne conosciamo molti e ci piace ricordare il fortunato esperimento di WATT, la rivista-libro di Oblique e Ifix studio (ma quando uscirà il prossimo numero?) dove la scrittura si accompagna all’illustrazione e viceversa.

Mariagiorgia Ulbar e Alessio Trabacchini

ISOLA, un progetto di Mariagiorgia Ulbar (nata a Teramo nel 1981, è traduttrice dal tedesco e dall’inglese e insegnante, scrive poesie), è qualcosa di nuovo, diverso. Non solo perché i protagonisti sono poeti e illustratori, ma anche perché i disegni non commentano il testo, non lo interpretano, ma semplicemente traducono “suoni”, quelli che arrivano all’orecchio di chi “ascolta” una poesia.

È accaduto, ad esempio, a Elena Guidolin che ha illustrato Cosa

Elena Guidolin

inutile di Dina Basso. Del testo in dialetto siciliano, a lei incomprensibile, non ha voluto decifrare il senso, preferendo ascoltarne il suono. Lei non legge poesie, ma le ascolta, lasciandosi avvolgere dalla loro musicalità. Da qui sono usciti i suoi disegni.
Anche Paolo Parisi, illustratore di Sei Lucia di Alessandra Carnaroli, si è concentrato sui segni che la successione serrata, violenta e drammatica di parole (così è la poesia di Carnaroli) gli ha ispirato.

È questa dunque la cifra di ISOLA, una coerenza tra testi e immagini che supera le parole e trova nella libera trasfigurazione emotiva dell’illustratore il suo unico  senso.

Michelangelo Setola

I protagonisti di ISOLA: Mariagiorgia Ulbar illustrata da Andrea Bruno, Fabio Donalisio illustrato da Marco Corona, Dina Basso illustrata da Elena Guidolin, Alessandra Carnaroli illustrata da Paolo ParisiYari Bernasconi illustrato da Guido Volpi, Azzurra D’Agostino illustrata da Michelangelo Setola, Sergio Rotino illustrato da Davide Catania, Carlo Bordini illustrato da Silvia Rocchi, Jaroslaw Mikolajeweski, tradotto da Silvano De Fanti, illustrato da Francesco Balsamo.

La collana è autoprodotta in 50 copie.

Il 18 giugno Mariagiorgia Ulbar e Andrea Bruno saranno a Milano per presentare due nuovi esemplari della collezione!

Paolo Parisi

INDILIBR(A)I – Scripta Manent consiglia Avere Trent’anni di Federica D’Amato

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Scripta Manent
Via Pietro Fedele, 54 – Roma

Con l’arrivo della primavera Scripta Manent Books & Gallery inaugura una nuova stagione di letture e di consigli. Camminando in punta di piedi ci avviciniamo al mondo della poesia.
Per inaugurare il ciclo di presentazioni e letture scegliamo una novità. Nuovo il progetto editoriale in una collana neonata di una piccola ma distinta casa editrice abruzzese.

Stiamo parlando di Ianieri edizioni, specialista in abruzzesistica e volumi pregiati sulle opere del Vate, ma anche di teatro e molto altro. L’editore, presente sul territorio da oltre un decennio, opera facendo scelte di grande carattere e guardando agli autori di quella terra, l’Abruzzo, appunto, che ha offerto i natali ad alcuni tra i più preziosi letterati che il panorama italiano abbia conosciuto. Dal Poeta Ovidio Nasone al filosofo Benedetto Croce, attraverso gli scritti di Silone, l’eroico narrare del Vate e il cinismo caustico di Flaiano. Non ultimo il talento, quasi sommesso, di Mario Pomilio e il più contemporaneo Giovanni D’Alessandro.
Ianieri guarda, cerca, scava in questa terra dall’humus sempre fertile e lo fa con un nuovo progetto, una collana di poesie che inaugura con un libretto sorprendente.

Avere Trent’anni di Federica D’Amato va letto tutto d’un fiato. Non ti da tempo. Catturano i suoi versi. Incantati, fissati sulla pagina con la grazia e la sapienza di un vissuto potente. Che irrompe senza frantumare, ma che anzi cerca di collocare sé stesso in uno spazio e in un tempo che sembra essere già finito. Avere Trent’anni, come il traguardo di una intera esistenza, ma anche come nuovo punto di partenza. Federica D’Amato ci appassiona, ci innamora.
«…Lo stupito affacciarsi di questa vulnerabilità al distacco ci fa sentire in debito verso tutto ciò che abbiamo sostituito e non tradotto oltre il confine rassicurante delle nostre certezze. Perché con il suo dire altro da ciò che dice la poesia è
intraducibile», da una nota di Luigi Trucillo.

Avere Trent’anni di Federica D’Amato
Ianieri edizioni, 2013
pp. 56, € 8,50