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Otto anni nei boschi narrativi #9 Orfeo Pagnani – Exòrma

Titolo?
Otto anni di editoria indipendente. Le interviste di Via dei Serpenti
Introduzione?
Leonardo G. Luccone
Editore?
Via dei Serpenti
Uscita?
Settembre 2019

La casa editrice Exòrma, nata nel 2009, si caratterizza per il tema del viaggio e la sua dimensione letteraria. Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. «Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero» (J. Saramago).
La precedente intervista all’editore Orfeo Pagnani è di settembre 2014.  Qui uno stralcio della nuova, realizzata nel giugno 2019.

La forma libro
Siamo circondati da parole e, nella maggior parte dei casi, da parole da leggere. La rete è un fenomeno imprescindibile che a suo modo affianca l’editoria tradizionale, almeno nel caso di prodotti informativi creati unilateralmente e messi a disposizione con una modalità di distribuzione dei contenuti assolutamente pervasiva. Si sono spesso affrontati i problemi dell’editoria dal punto di vista dei costi di produzione e dei prezzi o dei processi politici e culturali relativi alla fruizione del libro. Ma un fattore che andrebbe considerato a fondo è quello del tempo a disposizione per una lettura di approfondimento.
Insomma, più che essere preoccupati della trasformazione della “forma libro”, dovremmo auspicare un’evoluzione antropologica dell’homo legens contemporaneo.
Delineare da subito in modo chiaro il profilo delle collane è stata una scelta strategica. Ci ha permesso di orientare il lettore all’interno delle diverse anime della nostra produzione editoriale. Sono nate Asterischi (saggi e riflessioni teoriche su temi sociali), Perimetrie (divulgazione tra scienza e società), un’altra, in attesa di nome proprio, di reportage e giornalismo narrativo sui luoghi dell’attualità.  Non tralasciando anche la pubblicazione monografica di libri con un consistente apparato iconografico, didascalico e documentale, dalla fotografia all’illustrazione, contenuti legati all’arte, al viaggio, all’antropologia, al cinema, alla scienza, abbiamo deciso però di concentrare la nostra attenzione principalmente su due collane: Scritti traversi (i luoghi e il viaggio) e quisiscrivemale (la narrativa).

Pochi titoli, identità forte e bando all’omologazione
Nel 2019 escono quindici titoli nuovi, nel 2020 probabilmente diciotto/venti. Se vogliamo continuare a seguire bene le fasi di editing, di redazione e produzione, di promozione e comunicazione, se vogliamo accompagnare l’autore e il libro nel loro percorso nel tempo attraverso gli eventi, le manifestazioni culturali, i premi, non è possibile al momento affrontare un numero di uscite maggiore di questo.
Troppi sono i libri che rapidamente gonfiano gli scaffali e i banchi delle librerie e altrettanto rapidamente svaniscono. La scommessa è che i nostri riemergano vivi e vegeti e duraturi. Li leggiamo e semplicemente ci sentiamo meglio; rassicurano la nostra mente estenuata dall’inflazione delle “narrazioni”. Il lettore che sa cosa vuole trovare in un testo, deve poterli individuare; ed è lì che noi dobbiamo essere.

Le prossime novità
Vi anticipo alcune novità: Il Figliolo della Terrora di Silvia Cassioli, un romanzo in cui tre figure femminili scandiscono il tempo dal ’48 a oggi. L’acqua alta e i denti del lupo di Emanuele Termini, Stalin giovane anarchico a Venezia. Troppo lontano per andarci e tornare di Stefano Di Lauro, Kaliningrad/Königsberg la città bifronte di Valentina Parisi, ma non voglio anticiparveli tutti, ci vediamo sui social.