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Consigli di lettura indipendenti #3

Ai protagonisti di Otto anni di editoria indipendente. Le interviste di Via dei Serpenti , la nostra novità editoriale del 2019abbiamo rivolto una nuova domanda:

Se ti trovassi nella necessità di regalare un libro, soltanto uno, quale sceglieresti e perché?

Ecco le risposte di Della Passarelli, editrice di Sinnos, e Alberto Ibba, editore di NN.

Della Passarelli
No, non è possibile soltanto uno! Come fare? Il libro dei libri non esiste. Quello che faccio ogni volta è scegliere tra i libri che ho letto nell’anno quelli che mi sembrano belli per le persone a cui tengo. Regalo sempre un libro.  Allora direi che la scoperta di quest’anno è una scrittrice armena, avvenuta grazie a Donatella Di Pietrantonio, una autrice che amo molto. E dal cielo caddero tre mele di Narine Abgarjan (traduzione di Claudia Zonghetti, Brioschi editore). E poi regalerei una bibliocard, che non è un libro, così che si possano leggere tutti i libri che si desiderano. Buone vacanze!

Alberto Ibba
Io direi Il bacio della donna ragno scritto dall’argentino Manuel Puig nel 1976, pubblicato da Einaudi in Italia e ripubblicato recentemente da Sur (traduzione di Angelo Morino).
L’ho letto intorno ai 15 anni e fu per me determinante. Da un lato mi avvicinò alla politica rivoluzionaria che in quegli anni scoppiava in America Latina e dall’altra mi sensibilizzò al tema dell’omosessualità fuori da pregiudizi e cliché. Dopo qualche mese di quel 1985 uscì anche il film di Hector Babenco con interpreti William Hurt e Raul Julia, due attori che non ho mai smesso di amare.