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Sensi Unici: L’universo del libro tattile illustrato

SCARABOCCHI – La rubrica dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi 

di Rossella Gaudenzi

è solo dopo aver posato le mani che si posa lo sguardo
Sandro Penone

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Con piena consapevolezza posso affermare che sia stato un onore, oltre che un piacere profondo, prendere parte, sabato 12 novembre, allo speciale incontro di formazione precedente l’inaugurazione della mostra Sensi Unici. Mostra di libri e opere tattili, in calendario a Palazzo delle Esposizioni fino al 26 febbraio 2017.
Il progetto in questione è di ampio respiro; la mostra è a cura del Laboratorio d’arte del Palazzo delle Esposizioni in collaborazione con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi Onlus.

Ho imparato, con ammirazione costante ed emozione crescente, una miriade di cose. Le parole di Pietro Vecchiarelli, responsabile della produzione di libri tattili illustrati della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi Onlus – Roma, sono state innanzitutto una fucina di suggestioni e in secondo luogo una fonte di conoscenza.
img-20161112-wa0018Ho scoperto con stupore quanta bellezza racchiuda il libro tattile illustrato e come tale oggetto sia libro per tutti: per non vedenti, per ipovedenti, per vedenti grandi e piccini. Il libro tattile illustrato è arricchimento.
Ho imparato quale poderoso strumento sia, il libro tattile illustrato, di integrazione scolastica e sociale per non vedenti e ipovedenti.
Ho imparato che la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi Onlus fa un appassionato lavoro sulla letteratura per l’infanzia per aprire il libro tattile al mondo esterno e fornisce materiali per bambini e ragazzi tra i 3 e i 18 anni.

Sono venuta a conoscenza dei parametri indispensabili per questo tipo di opera, quanto a testo (in nero e in braille), a illustrazione (a rilievo), a copertina (che funge in primo luogo da protezione) e slide dopo slide ho appreso nozioni sugli indispensabili criteri di forma, spessore, colore, tessitura, posizione, congruenza.
Di come per il non vedente la lettura, a differenza dal vedente, parta dal particolare, per essere accostato a un altro particolare e a un altro e a un altro ancora, per arrivare al generale.
Dell’importanza della verbalizzazione: è necessario che la realtà venga raccontata, pagina dopo pagina, da un adulto che aiuti a creare l’immaginario del bambino.
La rilegatura, il testo, le immagini, la copertina, sono del tutto differenti rispetto ai normali libri illustrati, richiedono attento adattamento dei prototipi, i costi finali sono elevati.
Di queste e di altre cose, sono venuta a conoscenza.

img_20161113_161914E ora viene il bello, il bello dei numeri che testimoniano come il libro tattile illustrato si sia fatto strada nel mondo di noi vedenti e si fa vedere e notare. In un gioco di parole, il libro tattile illustrato fa rumore.

In principio era il Concorso Internazionale Typhlo & Tactus (2000-2007) di ideazione francese, volto alla condivisione e distribuzione del libro tattile illustrato: circa 5.000 libri sono stati distribuiti in Europa. L’Italia ha vinto il primo premio nel 2004 con due libri, Coccinella va in montagna di Tiziana Mantacheti e Piccina, Piccina come una formichina di B. Ferrazzano-M. R. Botta, in seno al solco della “didattica speciale”. Complessi, per temi e articolazione, i libri di Mauro L. Evangelista, che ha vinto sia nel 2005 con Troppo ordine, troppo disordine, sia nel 2007, con Cuore di Pietra.
Ancora idee e diffusione: A spasso con le dita, Progetto Nazionale itinerante a sostegno della letteratura per l’infanzia e dell’integrazione fra vedenti e non vedenti che tra il 2010 e il 2013 ha distribuito 5.000 libri tattili a mille istituzioni italiane, tra biblioteche pubbliche e ospedali pediatrici.
Tocca a te! è il concorso nazionale di editoria tattile illustrata. La città scelta per la premiazione delle migliori opere della quarta edizione, quella del 2017, è Assisi (16-18 giugno). Concludendo con i numeri: in tre edizioni sono stati inviati oltre 500 prototipi di libri tattili illustrati.

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La mostra Sensi Unici si articola in quattro sezioni. Prima tappa, il Tatto inteso come forma d’arte, a partire dai maestri, dunque da opere di Munari, Katsumi Komagata, Sophie Curtis e Maria Lai. Si prosegue con le materie prime del libro tattile: Carta, Filo, Stoffa. Si tocca, si esplora, e si deve toccare tutto, ogni materiale esposto. Con le mani e con il corpo.

Un mondo per me nuovo, a cui prima pensavo solo superficialmente, si è tolto il velo.

Il mondo illustrato di Simone Rea

 

SCARABOCCHI – La rubrica dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi

di Rossella Gaudenzi

Simone Rea

Simone Rea

Tra matite colorate, fogli e cartoncini, è stata inuaugurata il 26 novembre a Roma, nel bellissimo spazio dello Studio Pilar, la mostra delle tavole illustrate dell’ultimo lavoro di Simone Rea, Je veux enlever la nuit (testo di Hélène Gaudy, Cambourakis, Parigi 2015), la storia del piccolo Oskar che ama la luce del sole e teme l’oscurità, per poi imparare a scoprirne e apprezzarne i colori e le sfumature.
IMG_20151127_091536Simone Rea dal grande sorriso è finalmente sotto i riflettori con il mondo illustrato della letteratura per bambini e ragazzi, “un’eccellenza dell’illustrazione italiana”. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo L’uomo dei palloncini (Topipittori, 2014), El actor (Buen Paso, Barcellona 2012), La cavalla storna (Rizzoli, 2012).
Dice di sé: «All’età di tre anni ho iniziato a disegnare e non ho più smesso. Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma e vari corsi di illustrazione. I riconoscimenti grazie ai quali ho potuto farmi notare sono: la selezione per la mostra “Figures Futur” 2006 a Montreuil (Parigi); il premio The Plaque of the BIB 2011 nell’ambito della biennale di illustrazione di Bratislava; il secondo premio a “Ilustrarte 2012” (Biennale di illustrazione a Lisbona); le tre selezioni nella “mostra illustratori di Bologna” nel 2008, 2011 e 2015. Attualmente collaboro simone reacon varie case editrici, tra cui: Topipittori , Rizzoli, Mondadori, Franco Cosimo Panini, Eli, Else Edizioni, Cambourakis, A Buen Paso».

Simone Rea sarà ospite della seconda edizione romana di Cosa si fa con un libro? in corso di preparazione.

FUORI CAMPO – Guido Scarabottolo alla Kasa dei Libri. Tema libro

FUORI CAMPO – Rubrica dedicata all’illustrazione e al fumetto

di Anna Castellari

Guido Scarabottolo (a sinistra) con Andrea Kerbaker

Guido Scarabottolo (a sinistra) con Andrea Kerbaker

Guido Scarabottolo, mi dicono, è sfuggente e taciturno. Ma forse perché di questo silenzio abbiamo bisogno come di una necessità. In tempo di tweet, di “dieci libri che ti hanno colpito” da sciorinare agli altri senza spiegazioni, di recensioni scritte da chiunque – si pensi allo Stroncatore (sottotitolo: la critica letteraria ai tempi di internet – recensioni dalla rete), ecco, mai più che in questi tempi il detto «un bel tacer non fu mai scritto» risulta esser valido e attuale.

E in effetti, la prima domanda rivolta dal pubblico è uno specchio di questa tendenza del contemporaneo, al pretendere di dire (e di sapere) tutto su qualsiasi cosa. Si toccano temi del tipo “qual è il futuro del libro”, come se gli addetti ai lavori avessero la formula magica per conoscere il futuro dell’editoria – e mi viene da pensare che ci potremmo risolvere dei gran grattacapi, a risolvere un quesito del genere.

Ma più che le interviste, le parole dette, per Scarabattolo parlano i suoi lavori. Che in questa mostra, originale e ben studiata, acquisiscono un valore di narrazione aggiunto. La narrazione, brevi didascalie concatenate sotto i disegni di Scarabattolo, stampati in un plot lungo 22 metri, è del padrone di casa Andrea Kerbaker. Che, tra il serio e il faceto ha sottolineato quanto il fatto di essere grafico di professione, in Scarabattolo – che notoriamente lavora per sottrazione, che scarnifica i suoi disegni fino a lasciare solo pochi segni eloquentissimi, che ha dato un’impronta riconoscibile al marchio Guanda, non solo con le sue illustrazioni ma anche con quelle commissionate ad altri – abbia influenzato anche questo lavoro: le didascalie di Kerbaker sono scritte in caratteri piccolissimi, ma armoniosi con i disegni.

Disegni scelti da Guido perché contraddistinti dal trait d’union del libro, a tema libro, appunto. In una successione narrativa e temporale, essi si susseguono con una logica che sembra seguire quella della narrazione, mentre è sicuramente vero il contrario: come nella collana sperimentale dei Topi Pittori I libri a naso, in cui era invece l’editore Giovanna Zoboli a scrivere le storie, partendo dalle illustrazioni, anche in Tema libro è lo scrittore ad adattarsi alle illustrazioni. Nata quasi per caso, alla vigilia dei lanci delle strenne natalizie, la collana dei Topi usciva, a detta di Zoboli, quasi sempre alla fine delle vacanze di Natale: “Perché I libri a naso sono stati degli oggetti un po’ surreali e selvatici, poco convenzionali, non molto in linea con le atmosfere festive e le feste in famiglia.”

Allestimento della mostra di Guido Scarabottolo

Allestimento della mostra di Guido Scarabottolo

La storia che racconta invece Kerbaker è in bilico tra la storia editoriale di Scarabattolo stesso, che è entrato nel mondo dei libri in maniera non convenzionale, e quella universale, quella dei libri che nel tempo si trasformano, delle copertine che diventano prime pagine di e-book. Gli ultimi disegni mostrano oggetti non identificabili, se non sono accesi. Non si capisce se si tratti di tablet, di e-book reader, o di qualsiasi altro supporto elettronico: il punto è l’invisibilità di quel che si legge, caratteristica che contraddistingue l’oggetto elettronico da quello cartaceo. E l’interrogativo preponderante della storia è: come si fanno a portare dentro di sé i libri, una volta finiti?

Lo stesso astante che aveva chiesto del futuro dell’editoria ha notato, nel paragone fatto da Scarabattolo tra libri e musica in vinile, che «il vinile sta tornando di moda»: sì, certo, gli replica, ma solo per una nicchia (i bibliofili stessi, che si riuniscono spesso a casa Kerbaker, rappresentano ormai una nicchia ridottissima).

Non è soltanto la narrazione, poetica e sognante, a essere un meraviglioso motivo per visitare questa mostra. Sono i mille temi di riflessione che questi disegni sfiorano uno per uno. Dal libro com’era in passato, al fatto che il suo futuro sia incerto e incognito ma che certamente la forma libro per come l’abbiamo conosciuta finora sta cambiando radicalmente. Fino al lettore, al suo essere costantemente protagonista di questo “fare arte” che non deve divenire “fare mercificazione” (anche se sappiamo benissimo che non è così).

Stampa

Guido Scarabottolo, Tema libro

Scarabottolo osserva e disegna la realtà, la rappresenta con pochi guizzi; un tempo univa pezzi fotocopiati e poi colorati, assemblava a mo’ di collage quei disegni: oggi utilizza soprattutto il computer, ma in modo sempre artigianale, con tecnica e maestria. Questa mostra è l’ennesima prova di come l’arte sia importante nella diffusione della cultura, di come i sodalizi tra designer, illustratori ed editori siano importanti: mi viene in mente Bruno Munari e il suo stupendo sodalizio con Einaudi, che fu poi oggetto di una mostra la scorsa primavera proprio qui, alla Kasa dei Libri, con la collana Tantibambini. E non è un paragone esagerato. Perché se un marchio editoriale assume un’identità forte come in questi due casi, il merito va, oltre che a scelte editoriali forti e ben precise, anche a chi ne cura l’immagine.

Guido Scarabattolo
Tema libro
Fino al 3 ottobre 2014, tutti i pomeriggi da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19
Kasa dei Libri – Largo Aldo De Benedetti, 4 | Milano

INDILIBR(A)I – Scripta Manent inaugura Book & Gallery: EVIL di Cristiano Baricelli

 INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Scripta Manent
Via Pietro Fedele, 54 – Roma

Inaugurazione della mostra EVIL, dell’artista genovese Cristiano Baricelli
Venerdì 1 novembre – ore 20:00

Lina Monaco ci spiega perchè:«Scripta Manent Book & Gallery inaugura la stagione espositiva con un illustratore che io e Maurizio amiamo tantissimo. E questa sarà l’unica motivazione: che ci piaccia, che appaghi il nostro senso estetico.
Cristiano, poi, è straordinario. Lui lavora con china e penna Bic. Le sue opere hanno le dimensioni di un taccuino, di un foglio di quaderno, sono istintive, immediate; lui sente una pulsione e la trasferisce sul primo foglio che gli capita a portata di mano. Ma la carta non resta supporto puro e semplice. Infatti la texture, la trama, la densità o lo spessore della carta stessa divengono elementi che si integrano con l’illustrazione. S’innesca un corto circuito di potenza.

Cristiano Baricelli è nato a Genova nel 1977. Autodidatta, dal 1997 elabora una personale tecnica di disegno basata sull’uso della penna a sfera. Tale tecnica consente la stesura di una fitta e sottile campitura di segni, una tessitura a punti, tratti, virgole, sfumata e minuziosa. Ha partecipato a numerose personali e collettive, e collabora con riviste d’arte e di illustrazione. Per GRRRzetic editrice ha pubblicato Corpus homini – Atlante di medicina immaginaria.

10 quaderni d’artista in mostra in legatoria

Venerdì 5 Aprile 2013, ore 17.30, presso la Legatoria di Libri D’Arte Mannoni a Roma, verrà inaugurata una mostra di dieci taccuini rilegati a mano, firmati da dieci giovani illustratori di base a Roma.
Dieci illustratori e fumettisti della giovane scena romana sono stati invitati a realizzare un’illustrazione di copertina per dei quaderni che hanno poi rilegato a mano. Sono stati messi a disposizione lo spazio della legatoria e l’esperienza di Roberto Mannoni, il tutto ideato e curato da Eleonora Antonioni.
Nato dalla volontà di riavvicinare il mondo dell’artigianato a quello dell’illustrazione, l’esperimento ha prodotto dieci preziosi quaderni d’artista, che saranno in mostra per due settimane a partire da venerdì 5 aprile.

Gli autori sono: Alessandra De CristofaroAndrea ChronopoulosAndrea Mongia (tutti e tre provenienti dal collettivo Studio Pilar), Daniela Tieni, Flavia Sorrentino, Gianluca Folì, Irene Rinaldi (Yo!Irene), Ivan Ricci (Kawaii-Style) e Marta Baroni.