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La grande avventura di Calabuig. Intervista al direttore editoriale Mariarosa Bricchi

di Elena Refraschini

Calabuig è un nuovo marchio editoriale che dal 23 ottobre ha avviato la propria attività a Milano. La nuova avventura, forte dell’esperienza e della professionalità di Jaca Book, in poco più di un mese è già riuscita a riunire attorno a sé una folta schiera di lettori amanti della letteratura straniera di qualità.

marioNelle parole degli editori Vera Minazzi e Sante Bagnoli (Jaca book), vuole proporre titoli che saranno i classici del futuro, attraverso una forte politica d’autore e una grande attenzione verso la qualità letteraria. D’altra parte, come ci ricorda l’eco dell’isola felice di Calabuig dalla pellicola di Luis Garcia Berlanga, non dimentichiamo che la lettura deve essere anche piacere, svago ed evasione.

Quindici sono finora i titoli acquistati: gli autori – provenienti da luoghi diversi come l’Uruguay o il Giappone, l’Ungheria o l’Iran – presentano tutti una prospettiva multiculturale, che sia per questioni biografiche o editoriali.

Le prime due uscite incarnano perfettamente lo spirito dell’iniziativa. Troviamo infatti in libreria da fine ottobre la raccolta di racconti La signora Melograno di Goli Taraghi, grande dame della letteratura persiana contemporanea che ha vissuto tra Iran, Stati Uniti e Francia (dove è stata insignita della prestigiosa onorificenza di “Chevalier des Arts et des Lettres”). E poi Il romanzo luminoso dell’uruguayano Mario Levrero, eccentrico scrittore, libraio, fotografo ed enigmista che ci narra, in un romanzo dall’ampio respiro, una Montevideo piena di librerie e storie da raccontare.

Per sapere qualcosa di più su questa importante iniziativa, abbiamo rivolto qualche domanda al direttore editoriale Mariarosa Bricchi.

Considerando l’esperienza di Jaca Book, da quali esigenze è nato il nuovo marchio Calabuig?
Jaca Book, che nel 2015 compirà cinquant’anni, ha una storia importante di libri di qualità, soprattutto nei campi della saggistica e degli illustrati. Negli anni, si sono pubblicati anche testi di narrativa, con scoperte importanti nel panorama internazionale, ma con un’attenzione non sistematica. Calabuig nasce dall’esigenza di dedicare invece alla narrativa straniera un’attenzione costante, con un programma di uscite regolare, di sette/otto titoli all’anno. Con Calabuig resta fondamentale la ricerca di qualità che appartiene alla tradizione Jaca, e arrivano nuove voci di scrittori da molte culture e da molti paesi diversi. Calabuig è un marchio nato dalla curiosità, e dalla voglia di leggere libri che altrimenti, forse, non avremmo letto.

Cosa accomuna le prime due uscite, Il romanzo luminoso di Mario Levrero e La signora Melograno di Goli Taraghi?
Sono, ovviamente, due libri diversissimi: una raccolta di racconti e un lungo romanzo/diario; un’autrice donna, e un uomo; testi che si confrontano con la lontananza, l’esilio, la differenza culturale (quelli di Goli Taraghi), e un romanzo, quello di Levrero, tutto concentrato in uno spazio fisico ristretto (la casa e, dentro la casa, lo studio), dove accadono però avventure incredibili. Sia Goli Taraghi sia Mario Levrero si confrontano però, ciascuno a modo suo, con lo spaesamento. Che è, per Taraghi, la reazione a un paese, a una lingua, a abitudini diverse; per Levrero l’avventura quotidiana di riconoscersi nel mondo reale, di accettarne le regole, di addomesticare la propria vita, che tende invece a deragliare. E poi – questo davvero importa – entrambi sono scrittori veri: hanno una voce inconfondibile, che rende le loro storie universali e interessanti.

Cover_SignoraMelograno1Il volume di Goli Taraghi, importantissima sia in Iran sia all’estero, è una raccolta di racconti. Si tratta di una scelta coraggiosa nel panorama editoriale italiano, dove è notoriamente difficile proporre la forma narrativa breve. Quali sono i suoi punti di forza? E possiamo aspettarci da Calabuig altre raccolte in futuro?
A me piacciono molto i racconti, e credo che siano un banco di prova e una sfida per gli scrittori davvero bravi, e che offrano ai lettori la possibilità di accostarsi alla pagina un po’ alla volta, imparando a scoprire, storia dopo storia, la voce, la prospettiva, la personalità di un autore. I racconti di Goli Taraghi, per esempio, sono tutti legati da fili sottili ma fortissimi: temi ricorrenti (l’esilio, l’aeroporto come non-luogo degli incontri più impensati); uno sguardo prensile, acuto, che mescola impazienza e tenerezza; una scrittura piena di ironia. Calabuig scommetterà dunque anche sui racconti: insieme ai romanzi, lunghi e brevi, pubblicheremo in futuro altre raccolte.

Come arrivano in redazione le possibili opere da pubblicare? Vi affidate ad agenti o scout?
Non abbiamo scout, che sono molto costosi e sono di solito prerogativa dei grandi gruppi editoriali. Trovo i libri incontrando editori e agenti stranieri, specialmente quelli con cui condivido gusti e interessi, e leggendo molto. Pubblichiamo solo libri che ci piacciono.

Sin dalla grafica di copertina, Calabuig sottolinea l’importanza della traduzione e dei traduttori. Vista anche la grande affluenza all’incontro di Bookcity di qualche settimana fa dedicato all’argomento, vuole raccontare ai nostri lettori che non hanno potuto parteciparvi qual è il rapporto della casa editrice con i propri traduttori?
Ho affidato le traduzioni dei libri già pubblicati e di quelli che usciranno nel 2015 a traduttori molto bravi, di cui conosco e apprezzo il lavoro. Di tutte le traduzioni, faccio poi l’editing, che è un processo collaborativo, un momento in cui io e il traduttore ci confrontiamo su dubbi, incertezze e possibili soluzioni alternative. Quasi tutti i traduttori sono anche lettori, ai quali chiedo un’opinione sui libri che mi interessano. E molti traduttori mi suggeriscono loro stessi libri che trovano belli, e adatti per Calabuig.

Cosa possiamo aspettarci nel futuro di Calabuig, potete darci qualche anticipazione sulle vostre prossime uscite?
In febbraio uscirà La cameriera era nuova, romanzo breve del francese Dominique Fabre: il protagonista è il cameriere di un bar, che vede la vita degli altri scorrere davanti ai suoi occhi e accoglie la malinconia luminosa di un autunno parigino. Poi ci sarà una vera piccola scoperta: Yusuf Atilgan, un maestro della narrativa turca, apprezzatissimo da Pamuk, autore di due splendidi romanzi ancora pochissimo noti fuori dal suo paese. Prima della fine del 2015 alla lista si aggiungeranno anche un romanzo egiziano, uno giapponese, e altre sorprese.

Sito web. www.calabuig.it