UNA STAGIONE DA LEGGERE – Rubrica dedicata alle stagioni nei libri, perché ogni storia ha la sua stagione.
di Emanuela D’Alessio
ESTATE – L’estate del cane bambino di Mario Pistacchio e Laura Toffanello
Menego aveva quattordici anni, io, Michele e Ercole dodici, Stalino quasi, e il cane nero chissà. Era l’estate del 1961. Il nostro mondo di allora era fatto di morti che resuscitavano per uccidere pescatori ingrati, di velieri portatori di peste, topi e vampiri, di nuvole combattenti e cavalieri inesistenti. Era un tempo in cui le leggende erano vere, e se qualcuno ci avesse detto che non era possibile che un bambino si trasformasse in cane, ci saremmo stretti nelle spalle, infischiandocene.
Ogni occasione era buona per uscire di casa, stare insieme e divertirci. Le partite di pallone, gli appostamenti per sbirciare le ragazze della lavanderia Veronese, le battaglie sui monti di sabbia, le sigarette rubate da dividerci alla Base, i tuffi nella laguna, le battute di pesca aspettando qualche pesce gatto, era tutto perfetto. Così perfetto che niente avrebbe potuto rovinarlo, neanche i pallosi lavoretti che i genitori ci affibbiavano ogni estate, obbligandoci ad aiutarli negli orti come toccava a me, Michele e Menego, oppure nell’officina come doveva fare Stalino. Ce l’eravamo ripromesso: quell’anno nemmeno Narciso, a cui Ercole doveva badare mentre i suoi erano al lavoro, sarebbe stato un problema. E, perlopiù, ci stavamo riuscendo alla grande.
Grandioso, dissi tra me prima di prendere dal comodino Il conte di Montecristo, il libro che la professoressa di italiano mi aveva dato da leggere durante le vacanze. Senza nemmeno spogliarmi mi sdraiai sul letto e lo aprii dove avevo messo il segno. Dall’inizio dell’estate non ero andato molto avanti, perché nonostante ci fosse qualche bella pagina di avventura era una palla colossale.
Di L’estate del cane bambino, l’esordio letterario di Mario Pistacchio e Laura Toffanello, uscito nel 2014 per 66thand2nd, abbiamo già parlato in questa recensione e nell’intervista agli autori.
L’estate del cane bambino è una storia di dolore e vendetta, di colpe taciute e mai rimosse, di speranze interrotte e sogni infranti, una storia sull’ineluttabilità della perdita.
In questi due anni il libro ha fatto molta strada, dalla candidatura al Premio Strega 2015 alla Danimarca, dove il libro sarà tradotto.
È anche tra i finalisti del Premio letterario della città di Rieti, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà questa sera alle 21.
L’estate del cane bambino
Mario Pistacchio e Laura Toffanello
66thand2nd, 2014
pp. 218, € 16